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Collaboriamo alla stesura delle Linee guida per la smart city

V. Definizione degli obiettivi di riferimento, generazione delle idee e co-design delle progettualità

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Appare chiaro, dai diversi step sin qui compiuti, che in tutto il processo di pianificazione condivisa vi è un ribaltamento concettuale dirimente: gli stakeholder non sono più intesi come “portatori” di interessi, spesso divergenti, da condurre a sintesi, ma partner e promotori di iniziative coordinate.

In questi anni le molte esperienze territoriali e settoriali di processi di policy making aperti e inclusivi hanno fermato pochi ma importanti punti da cui ripartire nella definizione di un repertorio di tecniche di co-generazione di idee e co-design di servizi:

  1. un processo partecipativo è un dialogo, l’oggetto deve essere significativo e controverso e il dibattimento deve avvenire in un contesto strutturato e professionalmente facilitato, deve essere finalizzato alla presa di decisioni, possibilmente consensuali e condivise;

  2. l’adozione da parte delle amministrazioni locali di metodi di consultazione o co-progettazione sono funzionali a migliorare la “performance” democratica del governo locale e indubbiamente il livello di consenso e di fiducia rispetto agli amministratori;

  3. se la partecipazione, tuttavia, non è reale e non produce un cambiamento determina un effetto elastico, quanto meno in termini di senso civico e responsabilità sociale, nonchè uno scostamento significativo dall’operato del management pubblico;

  4. lavorando con i cittadini, le organizzazioni della società civile, le aziende e gli altri stakeholder è stato possibile migliorare le prestazioni e la qualità dei servizi pubblici e dei progetti di sviluppo;

  5. la reale utilità degli strumenti di progettazione partecipata richiedono un processo di apprendimento collettivo che deve interessare le diverse componenti della società civile, della cittadinanza e del sistema politico amministrativo locale.

Il modello e gli strumenti che diveranno parte integrante del Vademecum saranno dunque funzionali a stimolare la comunità locale a “essere parte” di un processo di rilancio, attivando e mettendo in rete le proprie competenze, investendo direttamente le proprie risorse, garantendo ascolto, presidio, interazione e comunicazione.

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5.1 – Tecniche e strumenti per il co-design

5.2 – Ambienti e contesti per la co-progettazione

5.3 – Tecnologie per la co-progettazione

5.4 – Il co-design e i diversi target della Smart City

5.4.1 – Co-design con i cittadini

5.4.2 – Co-design con le associazioni

5.4.3 – Co-design orizzontale: lavorare con colleghi e altre amministrazioni

5.4.4 – Co-design con le imprese e i partner tecnolgici

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Source: https://osservatoriosmartcity.it/areariservata/v-definizione-degli-obiettivi-di-riferimento-generazione-delle-idee-e-co-design-delle-progettualita/