Recente è l’adesione all’Osservatorio Nazionale Smart City da parte di Cava de’ Tirreni, comune di poco più di 53.000 abitanti della provincia di Salerno, Campania. Il Comune manifesta l’interesse ad essere accompagnato nella fase di pianificazione di un piano strategico per la trasformazione della città in chiave smart. Inoltre l’Osservatorio è una buona occasione per venire a conoscenza di nuovi modelli operativi per la soluzione di problemi condivisi con realtà urbane simili, per dimensioni e caratteristiche socio-demografiche.
L’amministrazione individua gli ambiti d’intervento in cui sarebbe auspicabile operare per garantire una qualità della vita che valorizzi l’ambiente e gli spazi urbani: accessibilità locale e internazionale, infrastrutture ICT, sistemi di trasporto, produttività, internazionalizzazione, inquinamento, tutela ambientale, gestione sostenibile delle risorse, sicurezza, istruzione e coesione sociale.
Il percorso di programmazione: a che punto siamo
Il primo passo ufficiale compiuto dall’amministrazione comunale è stato proprio l’adesione, a luglio 2013, all’Osservatorio. Il Comune ha comunque intrapreso e gestito, già da qualche tempo, progetti finalizzati alla crescita sostenibile ed ha sottoscritto accordi di programma in materia di politiche smart.
Il coinvolgimento della cittadinanza alla definizione delle politiche pubbliche viene incoraggiato, in ambito comunale, dal 2008. Il Comune infatti, nell’elaborazione del Documento di Orientamento Strategico (DOS), istituisce un laboratorio di pianificazione partecipata e sei forum tematici, uno per ciascun asse di intervento del DOS, a cui invita tutta la cittadinanza e gli stakeholders locali a partecipare.
Nel gennaio 2010 e successivamente nell’aprile 2012, con la firma dell’Accordo di Programma PIU Europa, Cava de’ Tirreni diviene Organismo Intermedio e gestisce un finanziamento a valere sui Fondi PO FESR 2007/2013 di circa 26 milioni di euro. Tale finanziamento ha come obiettivo generale quello di riqualificare l’ambito urbano migliorando al contempo le condizioni di vita dei cittadini e l’attrattività del territorio, innescando processi auto propulsivi di sviluppo. A novembre sottoscrive il Patto dei Sindaci, con cui si impegna a ridurre le emissioni di CO₂ nel territorio di almeno il 20% entro il 2020.
Ad ottobre 2012 nell’ambito della candidatura al Piano Nazionale per le Città dedicato alla riqualificazione di aree urbane, messo in campo dal Governo con il Decreto per la crescita, il Comune ha presentato un piano strategico, il cosiddetto Contratto di Valorizzazione, che vede la città come fattore strategico per la crescita del territorio. La qualità della vita ha rappresentato l’obiettivo primario del piano; qualità garantita dalla valorizzazione del territorio, degli edifici e l’accessibilità dei luoghi. Fondamentale anche in questo percorso la visione strategica del centro urbano, condizione essenziale per una trasformazione ed una riqualificazione sostenibile.
Come si finanzia la Smart city
Il comune di Cava de’ Tirreni a novembre 2009 presenta il progetto E.A.G.L.E., in risposta all’avviso per la presentazione di progetti di e-government da parte di Enti Locali con numero di abitanti superiori a 50.000, nell’ambito del PO FESR Campania 2007/2013 settore sistemi informativi. Gli obiettivi principali sono la dematerializzazione dei documenti attraverso la presentazione in forma digitale delle pratiche, l’esecuzione on-line dell’intera procedura, la realizzazione di un sistema semplice e facile da utilizzare sia nella parte di front-office che di back-office e la semplificazione delle procedure per i cittadini attraverso uno sportello on-line attivo 24 ore su 24.
Con un investimento di 380.000,00 euro l’amministrazione intende realizzare: un Protocollo informatico; Circolarità anagrafica/Anagrafe integrata; Servizi Tributari e pagamenti on-line; Servizi scolastici e pagamenti on-line.
A giugno 2013 aderisce al Bando Life + con il progetto GLENDA, di cui l’Università Parthenope di Napoli è Ente capofila. Per quanto riguarda le attività di competenza del Comune di Cava de’ Tirreni, è stata prevista la costituzione di un centro di raccolta – presso locali di proprietà dell’Ente – di Beni Durevoli di dimensione medio piccola, la loro selezione, sanificazione e riparazione ed avvio al riutilizzo.
Il Comune non ha definito una forma di governance ad hoc per la pianificazione del processo di trasformazione, ma ha ricondotto il coordinamento delle azioni all’interno, ai propri Dipartimenti. Non si esclude però l’istituzione di un organismo in una fase successiva, essendo al momento ancora nella fase di avvio del processo.