Ferrara si vuole ripensare “città con una visione di sviluppo sostenibile e di cittadinanza attiva”, motivando i propri cittadini all’azione, alla sfida al cambiamento. E’ così che l’essere smart significa: elasticità, inclusione, sicurezza, sviluppo e internazionalizzazione. Un percorso che agganci nuovi modelli sociali, economici e ambientali, che la città di Ferrara si è attivata a ricercare, progettare ed attuare tramite iniziative ed interventi orientati al modello smart city. Il processo ha preso il via con l’individuazione della sua vocazione e della situazione attuale in tema di economia, mobilità, ambiente, qualità della vita, partecipazione alle decisioni, scuola e università, cultura e turismo.
Importante rilevare che l’amministrazione è impegnata a governare e immaginare la ricostruzione post sisma e, a questo scopo, ha attivato una serie di incontri e confronti con: la propria struttura interna, aziende partecipate, Università, imprese, associazioni e altre realtà urbane che in passato hanno dovuto affrontare la ricostruzione. Ne sono emerse le seguenti questioni:
• criticità/fragilità/opportunità della città reale rispetto ai possibili miglioramenti in ogni ambito del contesto urbano, (135.000 abitanti, 404 KMq di estensione del Comune) rapportandoli ai vincoli amministrativi di sviluppo;
• la priorità di ricostruire dopo il sisma e l’opportunità di migliorare tutto ciò che c’è, dal risparmio energetico a nuovi studi e nuove ricerche per l’innovazione di processi e materiali, fino all’economia del territorio per garantirne competitività e attrattività, focalizzando l’attenzione sulla qualità della vita;
• la raccolta, selezione, analisi ed interpretazione di indicatori significativi di monitoraggio con l’obiettivo di utilizzare i dati e le informazioni per trasformarli in conoscenza per l’Amministrazione, le imprese e la cittadinanza;
• la sicurezza del territorio dopo il sisma, l’utilizzo delle migliaia di dati scaturiti dalle operazioni durante l’emergenza e la ricostruzione; nuovi approcci di conoscenza e di capitalizzazione delle informazioni. La sicurezza anche in termini di contesto urbano che guarda alla prevenzione di atti che possano mettere a rischio le persone. Collaborazione con le forze dell’ordine;
• attenzione alle nuove realtà e problematiche evolutive demografiche ed etniche e quindi di integrazione ed inclusione;
• comunicare con un approccio open data, open science, open goverment e Human smart cities;
• rafforzamento dell’Urban Center.
E’ in questo quadro che va letta l’adesione all’Osservatorio Nazionale Smart City, che la città legge come un’opportunità importante per fare rete con altre città e definire percorsi comuni, ricercando nuovi modelli operativi.
Il percorso di programmazione: a che punto siamo
L’analisi del territorio, da cui emerge un quadro complessivo di problematiche e nuovi bisogni, è avvenuta tramite procedure amministrative ordinarie. Questo a significare che gli strumenti gestionali per monitorare il proprio territorio, rilevandone problematiche o bisogni emergenti, sono già in possesso delle amministrazioni comunali.
Parliamo del PSC – Piano strutturale Comunale; POC – Piano Operativo Comunale; RUE – Regolamento Urbanistico Edilizia; PUM – Piano Urbano Mobilità Intercomunale; SSIA – Studio di sicurezza integrato d’area (per il rischio Seveso del polo chimico che è in città); Piano Sicurezza Comunale – gestito dalla Protezione civile; BICI PLAN – Piano per la mobilità ciclabile; STATUS BONIFICARUM – aggiornato annualmente, sullo stato delle bonifiche in corso e sulla conoscenza dettagliata del territorio e di come nel tempo è stato impattato dalle attività antropiche; PIANO SCARICHI NON IN PUBBLICA FOGNATURA – conoscenza approfondita della numerosità degli scarichi non in pubblica fognatura che necessitano di interventi e monitoraggi per la garanzia del territorio; RETE MICROSISMICA – per il monitoraggio e studio della reazione del territorio a fronte dell’uso della geotermia per il riscaldamento domestico; PAES – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile.
L’ascolto e il dialogo con i cittadini viene facilitato dalla recente istituzione dell’ URBAN CENTER, un laboratorio in cui i rappresentati delle istituzioni, le associazioni, il mondo economico e sociale e i cittadini trovano uno spazio di dialogo e di condivisione degli obiettivi e dei valori di una città, affrontati nei suoi vari aspetti: urbanistici, ambientali e sociali.
Attivando un calendario di iniziative finalizzato a far conoscere i progetti e gli scenari della trasformazione che si stanno configurando per il territorio, l’Urban Center svolge anche una funzione di formazione e sensibilizzazione della cittadinanza sui temi smart. Vedi l’esempio del Percorso informativo Progetto Polo Energie Rinnovabili Zona Nord Est Città di Ferrara, una serie di incontri a cui i cittadini sono invitati a partecipare al fine di prendere parte alla discussione e allo sviluppo del progetto.
Al contempo l’Agenda 21 organizza diversi tipi di eventi (mostre, seminari, convegni) volti alla costruzione partecipata, al co-design di servizi e progetti con soggetti pubblici e privati. Tra questi il Forum è l’elemento cardine della partecipazione nell’Agenda 21 Locale ed ha funzioni di consultazione e di proposta operativa progettuale, riguardo alle politiche e ai progetti di sviluppo sostenibile. Ciò significa che le proposte emerse dal Forum devono diventare elementi di riferimento nei processi decisionali dell’Ente Locale.
Il Forum coinvolge tutti i soggetti economici, culturali e sociali presenti sul territorio, si riunisce periodicamente in incontri plenari o dividendosi in gruppi di lavoro tematici. Inizialmente ha orientato la definizione del Piano d’Azione Locale mentre, ad oggi, viene coinvolto nella predisposizione di alcuni strumenti di pianificazione territoriale di Comune e Provincia.
Tra i fattori abilitati non va dimenticata la necessità per il personale amministrativo di potersi formare sull’management dei servizi smart. Il Comune di Ferrara in questo senso ha previsto un intervento formativo sulla Lean Production rivolto alla dirigenza.
Come si finanzia la Smart City
In collaborazione con Università, Confindustria CCIAA e altri partner, il Comune ha partecipato con quattro progettualità ai bandi MIUR di finanziamento in materia di smart cities e social innovation ed ha costituito una Cabina di Regia per il reperimento di fondi nell’ambito dell’Agenda Digitale.
Vediamoli nel dettaglio:
SECURE – Cloud for eGoverment. Inserito nell’ambito del Disaster recovery ed interoperabilità dei dati sul territorio, il progetto consiste nel realizzare, in sinergia con gli attori coinvolti e con un player ICT nazionale, un data center centrale, che possieda avanzate caratteristiche di business continuity, impiegando infrastrutture tecnologicamente all’avanguardia e garantendo la massima sicurezza.
Smart underground cities – Sicurezza del territorio e rischio idrogeologico. Il progetto vuole essere un propulsore di eccellenza, nonché la cornice di riferimento di un processo finalizzato allo sviluppo di prodotti e servizi innovativi di “Diagnostica per immagini del sottosuolo e delle strutture”. La proposta individua un approccio sistemico per la caratterizzazione delle principali proprietà fisiche e geometriche del sottosuolo, basato sulla piena integrazione delle più moderne tecnologie geofisiche di esplorazione (es. tomografia sismica attiva e passiva, tomografia a microonde, tomografia di resistività), sensoristica avanzata (es. fiber optic sensors, accelerometri a basso costo) e tecnologie ICT (es. web-gis, web-services, web-sensors) per la modellazione dei dati geologici e geofisici.
PICO. Nell’ambito Cultural Heritage, il progetto mira a coniugare ricerca, attività imprenditoriale, impiego delle risorse culturali di creatori pubblici e privati per fornire alle smart communities:
• Strumenti di analisi e acquisizione del bene culturale;
• Strumenti per garantire il monitoraggio dei beni, la loro sicurezza e prevenzione e fruizione;
• Strumenti per la creazione del bene culturale;
• Strumenti di business per i beni culturali;
• Soluzioni per le esperienze culturali nelle smart cities;
• Soluzioni per garantire il coinvolgimento dell’utente (crowd engagement).
Soluzioni di sviluppo software che possano riusare i contenuti e le dinamiche abilitate dalla piattaforma per la realizzazione di ulteriori servizi, garantendo la massima sicurezza.
INFORMA LA CITTA’. Strumento volto al miglioramento dello scambio d’informazioni tra il cittadini e i servizi anagrafici.
Nell’ambito del VII programma Quadro dell’Unione Europea sono in fase di presentazione i progetti: “Fi-Smart City”, finanziato sulla linea ICT – Future Internet, ha l’obiettivo di integrare ed estendere le attuali azioni in corso nel “pacchetto Ferrara” in forma unitaria e coordinata; Sunshine, anch’esso finanziato sulla linea ICT – Policy Support Programme, volto a migliorare la efficienza energetica degli edifici pubblici e privati.
I Progetti
Smart Mobility
Nella città di Ferrara il 32% degli spostamenti avviene in bicicletta. La città conta 150 km di piste ciclabili per cui gli interventi sono mirati, oltre che alla promozione della ciclabilità, ad agevolare l’uso della bici sulla viabilità urbana attraverso l’attuazione di un programma sistematico di interventi per la moderazione e la sicurezza della circolazione, sia in strada che negli spazi pubblici.
Tra gli eventi culturali, in materia di mobilità sostenibile, la Settimana Europea della Mobilità è il più rilevante: dal 2002, ogni anno, nel Comune di Ferrara il tema della mobilità sostenibile viene portato all’attenzione dei cittadini, per una settimana, attraverso iniziative di vario tipo tese a promuovere una mobilità alternativa all’uso dell’automobile.
Il controllo del traffico cittadino viene effettuato tramite un sistema informativo e di controllo on line in corrispondenza del cordone esterno all’area urbana e con varchi elettronici che delineano la ZTL del centro storico. E’ possibile poi trovare il proprio parcheggio a distanza, il così detto Park princing: con un’applicazione sul proprio smartphone la domanda di sosta viene orientata e organizzata efficientemente. Ai poli della città, inoltre, sono stati previsti dei parcheggi con pannelli fotovoltaici per favorire l’interscambio e la mobilità elettrica, con possibilità di ricaricare da fonte rinnovabile.
Per mitigare l’uso dell’automobile il Comune ha realizzato delle postazione di bike sharing e car pooling. E’ stato da poco istituito un servizio trasporto merci in bicicletta – cargo bike.
Circa il trasporto pubblico, il Comune sta realizzando la linea della metropolitana di superficie che collega la città alla nuova sede Ospedaliera a Cona, che consentirà di migliorare e riequilibrare l’attuale modal plit: 41% auto, 10% TPL, 16% due ruote di cui il 32% in bici.
In cantiere anche l’IDROVIA, un progetto che permetterà, una volta riqualificate le sponde del Po di Volano, la viabilità ciclabile e via fiume intorno la città.
Smart Environment
Con la stesura del PAES e del Piano clima, finanziato dalla Regione Emilia Romagna, Ferrara mira a ridurre l’emissione di CO₂ del 24%. Il piano prevede un investimento di 480 milioni di euro entro il 2020. L’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale passano anche per il riassetto della rete elettrica locale e la rimozione, da parte del Comune, di circa 1000 tonnellate di fibrocemento dai tetti del polo chimico per essere sostituito da pannelli fotovoltaici.
Ferrara aderisce al progetto Adapt EU che ha lo scopo di fare incontrare città che abbiamo simili vulnerabilità in merito all’adattamento climatico, allo scopo di supportarle nella realizzazione di una Strategia di adattamento. Per quanto riguarda l’emissioni causate dal trasporto pubblico urbano, segnaliamo che il 50% dei mezzi è a metano.
Si punta ad aumentare la raccolta differenziata porta a porta, introducendola nell’area medioevale della città, nel forense e nella piccola e media industria. Con il progetto UE LOWASTE , cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Life+ e promosso dal Comune di Ferrara, in qualità di capofila, insieme a Hera, La Città Verde, Impronta Etica e RREUSE, vuole ridurre la produzione del rifiuto, attraverso lo sviluppo di un mercato di prodotti riciclati, creando così un distretto verde che alimenti un’economia circolare: la rete del mercato locale è già stata creata e sta diventando buona pratica per il territorio.
La filosofia del riciclo caratterizza anche altre iniziative messe in campo dall’amministrazione: Last Minute Market, contro lo spreco alimentare; Ancora Utili sono invece i farmaci non scaduti che non si usano più e che vengono destinati alle ONG. Promuove invece l’acquisto di prodotti verdi (prodotti biologici, carta riciclata, veicoli a basso impatto ambientale) il Piano degli acquisti verdi stilato dal Comune.
Il Comune di Ferrara ha aderito in qualità di partner al progetto A.M.F – Adriatic Model Forest, all’interno del Programma Operativo del Programma di Cooperazione Transfrontaliera IPA Adriatico, piorità 2 – Risorse Naturali e Prevenzione dei Rischi, che vede la presenza di ALBANIA, BOSNIA-HERZEGOVINA, CROATIA, GRECIA MONTENEGRO e SERBIA.
L’idea di Model Forest o Foresta Modello proviene dal Canada ed è fondata sulla possibilità di partecipazione e collaborazione di tutti gli stakeholder che abbiano interessi sulla gestione delle foreste, per un miglioramento ed un incremento, attraverso l’innovazione e la governance, della qualità della vita nelle aree forestali.
Il progetto prevede quindi una forte partecipazione della comunità locale alle scelte gestionali e di pianificazione del territorio, per arrivare alla definizione di programmi operativi condivisi e trasparenti, considerando sempre tutti gli interessi in gioco, compresi quelli a valenza sociale ed ambientale, incentrati sul ruolo multifunzionale delle foreste stesse.
L’amministrazione è inoltre impegnata nella bonifica e riqualificazione delle aree dismesse della città e della zona industriale.
Smart Economy
Nel circuito informagiovani i giovani professionisti vengono coinvolti a prestare delle consulenze, a titolo volontario e gratuito, agli utenti che necessitano di informazioni o chiarimenti di carattere specialistico. L’iniziativa permette di moltiplicare i legami con il territorio e di rafforzare la possibilità dei giovani d’inserimento lavorativo.
Smart Living
Dal primo giugno di quest’anno, ad agevolare il turisti nella visita di Ferrara, è arrivata la MyFE Ferrara tourist card. Risultato di una collaborazione tra Comune e Provincia di Ferrara, la card è pensata con diverse tipologie di prezzo, secondo la durata del soggiorno, e permette di entrare gratuitamente nei musei della rete cittadina grazie ad un accordo tra Comune, Provincia e Stato.
Smart People
Una smart city stimola ed eleva la qualifica dei cittadini attraverso la condivisione di progetti e la formazione. FerrarAzione è un laboratorio, un modello di azionariato sociale che coinvolge cittadini e associazioni; una semplice offerta permette di diventare azionisti del progetto per la ricostruzione e la riappropriazione di luoghi carichi di storia, contenitori attivi di relazioni sociali, spazi dove scorre la vita delle comunità.
La stessa amministrazione ha previsto al suo interno un Centro per l’Educazione Alla Sostenibilità – IDEA, dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Ferrara accreditato ai sensi della LR 27/2009 come Multicentro per la sostenibilità urbana. Il Centro IDEA fa parte della rete INFEAS della Regione Emilia-Romagna, che raccoglie i CEAS (Centri Educazione Alla Sostenibilità) da essa accreditati sulla base di una serie di indicatori di qualità. I CEAS progettano e realizzano percorsi educativi, iniziative di formazione, materiali didattici e divulgativi e si occupano di documentazione e ricerca, informazione dei cittadini, comunicazione, mediazione culturale, assumendo in modo sempre più marcato le caratteristiche e le modalità di lavoro di una vera e propria rete, con frequenti momenti di riflessione e lavoro comune.
Nelle scuole del ferrarese è in atto una vera e propria educazione ambientale sui temi della sostenibilità. Le scuole hanno anche partecipato all’adozione di orti urbani, un progetto nato da quello della Città degli Orti, cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna attraverso il Bando INFEA-CEA 2009 e che ha coinvolto una fitta rete di interlocutori locali, associazioni e cittadini che hanno dimostrato di possedere forti motivazioni per poter gestire un orto o un’area verde sul territorio urbano.
Nell’estate si svolgono anche corsi di lingua italiana per bambini stranieri, la scuola “Il Grattacielo” è organizzata dall’Associazione Viale K all’interno di un progetto interculturale realizzato con il contributo del Comune di Ferrara, Istituzione Servizi Educativi Scolastici e per le Famiglie, Ferrara Città Solidale e Sicura, Rotary Club Ferrara, Agire Sociale CSV.
Smart Governance
E’ stata confermata al Comune di Ferrara la certificazione ambientale ISO 14001 a seguito della visita ispettiva effettuata ad aprile dell’ente certificatore “Certiquality”. L’amministrazione comunale, che già da quattro anni opera nel rispetto degli standard della qualità ambientale, così come prevedono le norme ISO 14001, alla fine de periodo d’esame ha ottenuto un’ottima valutazione, che comunque prevede un monitoraggio continuo e verifiche annuali.
Dal 1 gennaio 2012 è avviata la gestione telematica delle pratiche che le imprese invieranno alla pubblica amministrazione per il tramite dello sportello unico comunale per le attività produttive. Il SUAP digitale ha comportato una rivisitazione e semplificazione complessiva delle procedure e delle modulistiche, tutte reperibili in un unico portale web provinciale, gestito dalla Provincia di Ferrara e connesso a sua volta con il sistema regionale e camerale, implementato ad oggi con oltre 150 diversi procedimenti semplificati e uniformati, combinabili tra loro.