Case, città, telefoni, comportamenti e pensieri: oggi tutto è diventato smart. Ma cosa vuole dire Smart City? Non esiste una definizione unica: si tratta di una nuova visione della città, che assume connotati differenti a seconda del contesto. Genova ha avviato un processo di ripensamento di se stessa in chiave intelligente, partendo dalla propria visione:
Genova Smart City è una città che migliora la qualità della vita attraverso uno sviluppo economico sostenibile, basato su ricerca, innovazione, tecnologia e guidato dalla leadership locale con una logica di pianificazione integrata.
Anche se l’Unione Europea ha legato il concetto di Smart City a un utilizzo razionale dell’energia nell’ambito del Piano Strategico per le Tecnologie Energetiche (SET Plan), Genova amplia questa definizione integrando la gestione complessiva della città nella propria visione di Smart City.
La Smart City ci consente di ritrovare e migliorare antichi valori e rapporti grazie al sostegno di un’innovazione tecnologica adeguata alle distanze, alle esigenze, e ai tempi attuali.
Le reti informatiche (ICT), le reti elettriche ed i contatori intelligenti (smart grids) che trasmettono energia nei due sensi per razionalizzare e dosare l’uso di energia diminuendone costi economici ed ambientali; le reti infrastrutturali, le reti culturali, sanitarie, i social networks si sovrappongono e, opportunamente coordinate e guidate, ci offrono un potente strumento per rendere migliore la nostra vita.
La città è un organismo vivente che necessita di un cervello per guidarne la crescita sana.
Il Decalogo di Genova Smart City
Grazie a una serie di incontri fra i rappresentanti di tutti coloro che vivono e operano nel territorio cittadino, l’Associazione Genova Smart City ha raggruppato in un decalogo gli aspetti che caratterizzano Genova come una città intelligente.
Mediterranea bella e luminosa
Genova si affaccia sul Mediterraneo profondo e chiuso, culla di civiltà. Città ricca di bellezze e tesori architettonici ed artistici, felicemente volta al Sud, aperta ad un dialogo con altre città, Paesi, sponde e culture del Mare Nostrum. Queste caratteristiche arricchiscono e connotano un diverso approccio alla smart city rispetto ad iniziative anche più avanzate del Nord Europa che si collocano in ambiti radicalmente diversi e che propongono soluzioni non adatte al contesto genovese.
Pianificazione e gestione integrate
Il riferimento all’intelligenza ci collega all’utilizzo di un sistema che possa tenere conto delle diverse variabili e prevedere gli effetti delle azioni intraprese sia nella pianificazione che nella gestione, programmando ad esempio gli effetti dei cambiamenti climatici, di qualità della vita, di sviluppo economico delle scelte compiute in ogni campo. La città intelligente sa coniugare la creatività mediterranea con quegli elementi di pianificazione basati su modelli statistici e analisi del territorio che consentono di fare previsioni su periodi temporali di lungo termine.
Consapevolezza energetica
Ogni azione è correlata a una richiesta energetica; nella città smart questa relazione può essere misurata e resa trasparente.Il rapporto fra sorgente energetica ed energia utilizzata diventa un patrimonio comune e riconosciuto da imprese, istituzioni, e dai singoli cittadini.
Semplificare per migliorare
La paradossale semplificazione italiana passa spesso attraverso leggi e provvedimenti complessi e complicati. La città smart deve invece avere l’intelligenza di porsi dal punto di vista dell’utilizzatore, sia questi impresa, istituzione, associazione, bambino, anziano, ecc, per eliminare la complessità dei provvedimenti, dei regolamenti e delle leggi.
Informazioni facili e per tutti
Nella città smart il cittadino e l’impresa hanno accesso all’informazione. La trasparenza, il sapere informatico, le firme certificate permettono di accedere alle informazioni in maniera immediata, veritiera e facile.
Mi muovo bene quando scelgo
Nella città intelligente non si è obbligati a muoversi meno: ci si sposta quando si sceglie di farlo. Questo significa mettere la tecnologia a servizio di una migliore organizzazione dell’intero sistema città per ridurre gli sprechi energetici, l’inquinamento e per migliorare la qualità della vita.
Rispetto per anziani e portatori di handicap
La città intelligente sa acquistare valore dalle differenze ed arricchire la propria offerta anche partendo dalle diversità. È possibile pianificare il territorio, le azioni, lo sviluppo, la vita in ogni suo momento mettendo la tecnologia anche a servizio di modalità diverse di utilizzo. La tecnologia non è una barriera e la città smart sa tenere conto delle diversità dei propri cittadini, traendone ulteriori vantaggi nello sviluppo di prodotti e modelli innovativi., La qualità della vita migliora perché la ricerca e la sua applicazione rendono l’handicap, di qualunque tipo, non un ostacolo, bensì una caratteristica affrontabile in maniera semplice per ottenere i risultati voluti in qualunque campo.
I giovani scelgono di studiare e lavorare
Nella città intelligente i giovani di oggi, i giovani di domani, scelgono perché ne hanno l’opportunità. È una città che ha saputo indirizzare le proprie attività economiche sia verso i mestieri della green economy, sia verso l’alta tecnologia e la ricerca. Domani i giovani potranno scegliere Genova come luogo di eccellenza che non solo offre un’ottima qualità della vita, ma che consente anche diversi percorsi formativi corrispondenti alle proprie attitudini: dall’artigianato di alto livello legato all’high tech, ai mestieri connessi ai prodotti della filiera dell’energia pulita e a tutto l’indotto che lo sviluppo economico sostenibile sa creare.
Progetti competitivi eccellenti e trasferibili
Nel SET Plan si fa riferimento alle città pioniere, che osano rischiare. Questo è un elemento presente nel DNA dell’antica Repubblica Marinara, che ha creato il sistema bancario, attività basata sul rischio e sulla proposta di strumenti innovativi. I progetti della città smart devono consentire miglioramenti grazie alla tecnologia, ma anche tramite modifiche organizzative e approcci che possano migliorare consuetudini e abitudini acquisite, per ora non collegate ai risultati in termini né di energia ed inquinamento, né di altri fattori di eccellenza. E la città smart deve saper dosare la giusta quantità di rischio anche nelle scelte politiche, indicando gli strumenti che consentono e favoriscono la realizzazione di sperimentazioni pionieristiche.
Rapporto con porto e mare
Le città di mare portano un elemento distintivo nel tema della gestione dello sviluppo, sia se considerato come una fonte di reddito, lavoro, sviluppo, sia per quegli aspetti che vincolano le scelte future. Una volta compiuta la scelta di puntare sulla crescita portuale, è necessario mettere in atto azioni che permettano lo sviluppo e la collocazione a un livello competitivo: pianificazione tecnologica, organizzazione della logistica e percorsi formativi dedicati ai mestieri legati al mare. Scegliere di essere una città di mare smart comporta investimenti nella ricerca e per la realizzazione di progetti legati a questa caratteristica, dai green port, all’idrotermia, all’eolico offshore, alle tecnologie che sfruttano il moto ondoso, ecc.