Il Vademecum è articolato in cinque sezioni:
1. “I punti cardinali della smart city”. Attraverso la sistematizzazione di riflessioni maturate nel tempo, abbiamo descritto quelli che ci appaiono come le direttrici che debbono tenere sempre presenti coloro che si vogliono cimentare nella costruzione di una città intelligente.
2. “Gli step della programmazione”. Riportiamo in questo capitolo approcci, soluzioni, metodi e schemi d’azione, così come li abbiamo ricavati dalle molte esperienze mappate nelle città. Analisi, mappatura e coinvolgimento di cittadini e stakeholder, organizzazione e competenze, finanziamento, monitoraggio e scelte di governance: sono questi gli ambiti del percorso di programmazione rispetto ai quali riportiamo le lezioni apprese dalle città. Non si tratta certo della ricetta italiana alla smart city, ma dell’insieme – organizzato e sistematizzato – di alcune delle alternative possibili e delle strade già percorse, raccontate qui in termini di luci ed ombre.
3. “A che punto sono le città?”. Il terzo capitoloè invece dedicato alla fotografia complessiva sullo stato dell’arte nelle città coinvolte nell’Osservatorio riguardo ai processi di cambiamento nelle città italiane: con quali strumenti finanziari e di governance le città stanno portando avanti le proprie scelte e le proprie progettualità? Dove sono arrivate? Come stanno lavorando sui diversi ambiti che fanno la città smart (mobility, economy, governance, people, living, environment).
4. “Le Città”, è il quarto capitolo, che raccoglie i racconti che le città stesse hanno fatto all’interno dell’Osservatorio relativamente alle specifiche ed uniche scelte, riportando – per l’utilità e l’interesse di tutti, il dettaglio dei progetti che, finanziati o meno su specifiche linee di finanziamento dedicate alle smart city, possono essere ricondotti a una politica cittadina intelligente.
5. “I Proposer”. L’ultima sezione del vademecum, riporta infine alcuni dei contributi arrivati all’osservatorio da quelli che abbiamo chiamato “I proposer”, vale a dire tutti quei soggetti che lavorando nell’accademia, nell’impresa, nelle associazioni promuovono soluzioni di miglioramento per le città del futuro.
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