Aprire maggiormente il mercato all’estero per attrarre nuovi investimenti, migliorare l’accessibilità del territorio e la produzione, attraverso l’internazionalizzazione dei processi produttivi: questi gli obiettivi della città di Trento, che già da diversi anni è impegnata in attività di ricerca e sperimentazione con partner sia pubblici che privati di alto profilo europeo nell’ambito delle tecnologie ICT.
A guidare la filiera Trento RISE, associazione fondata nel 2010 dalle aree Information and Communication Technology della Fondazione Bruno Kessler e dal Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione dell’Università degli Studi di Trento con l’intento di fare da ponte tra la ricerca, la formazione e le imprese. Nel 2012 Trento Rise si affilia alla rete ICT Labs dell’ European Institute of Innovation and Technology (EIT) creando un polo all’avanguardia nello sviluppo di piattaforme open source, capaci di fornire dati e servizi alle piccole medie e imprese.
L’attività di ricerca e lo spirito formativo non si esauriscono qui, come dimostrano gli Ict Days (20-23 marzo 2013), evento annuale in cui studenti, start upper, ricercatori, imprenditori e cittadini si confrontano sulle nuove tecnologie finalizzate all’innovazione della società e del territorio. Proseguendo per la EIT ICT Labs Summer School on Intelligent Services for Digital Cities, realizzata con l’obiettivo di favorire l’utilizzo delle tecnologie più innovative in progetti-pilota da realizzare nei contesti urbani.
Una curiosità: la forte presenza di centri di ricerca e studio di tecnologie all’avanguardia sono valse l’appellativo di Silicon Valley delle Alpi a questa città di poco più di 155mila abitanti che si candida a divenire tra le più smart d’Italia.
Il Percorso di programmazione: a che punto siamo
Nonostante la città di Trento non abbia definito una forma di governance preposta alla programmazione di un percorso verso l’istituzione della Smart City, come anche di un sistema di misurazione e di monitoraggio condiviso, il processo di pianificazione smart appare già ampliamente avviato.
L’amministrazione comunale dal 2005 ha codificato, in un Manuale operativo per la gestione dell’ascolto del cittadino, gli strumenti qualitativi e quantitativi (nello specifico indagine generale, indagini di approfondimento, focus group, indagini sul luogo di prestazione del servizio, sondaggi tramite sito internet , raccolta di segnalazioni, suggerimenti e reclami, istanze e petizioni) che gli permettono di effettuare periodicamente ricerche survey e che, nel caso della programmazione di una strategia smart, hanno permesso l’analisi delle problematiche e la rilevazione di nuovi bisogni del territorio. Il monitoraggio della soddisfazione degli utenti è annualmente tenuta sotto controllo grazie anche alla pubblicazione di un Rapporto che costituisce la sintesi delle iniziative di ascolto realizzate nel corso dell’anno precedente, con i risultati e le azioni realizzate o programmate per migliorare le criticità evidenziate o comunque dar seguito ai suggerimenti raccolti dai cittadini.
Ugualmente strategici all’analisi del territorio sono il Piano Sociale e il successivo Rapporto che raccoglie dati, esperienze e valutazioni rispetto alla realizzazione delle politiche sociali del Comune. Da questo si estrapola facilmente una mappatura delle realtà e delle esigenze del territorio. Ugualmente il Piano Culturale e il Piano Urbano della Mobilità hanno fornito un importante base di partenza per l’analisi degli asset e delle emergenze.
La partecipazione della cittadinanza e della società civile nelle scelte programmatiche dell’amministrazione si esplica sia livello orizzontale, con il coinvolgimento diretto delle circoscrizioni nella definizione dei Piani tematici elaborati dal Comune, che a livello verticale con una serie di incontri finalizzati all’ascolto delle osservazioni dei cittadini.
Una volta definiti gli obiettivi sulla base di dati statistici, si passa alla costruzione dello scenario a cui contribuisce il coinvolgimento di importanti partners tecnologici. Come nel caso di Informatica Trentina, società che segue l’informatizzazione della Pubblica Amministrazione regionale.
Nella progettazione, come nella ricerca di un proprio modello smart city, appare fondamentale una sinergia tra pubblico e privato. Da questa consapevolezza nasce il Protocollo d’intesa, sottoscritto nel 2012 da Informatica Trentina e le Associazioni di categoria, con l’obiettivo di promuovere un sistematico coinvolgimento della filiera ICT locale nell’ambito dei progetti di ammodernamento dei sistemi informativi pubblici.
Bisogna ricordare che è dal 2007 che Informatica Trentina, su mandato della Provincia Autonoma di Trento, coordina TasLab, un’iniziativa volta a sviluppare una rete di innovazione territoriale partecipata da istituti di ricerca, aziende e pubblica amministrazione, facendo sì che da questo confronto possano nascere dei progetti di innovazione dei servizi. Grazie ad un recente accordo con Confindustria Trento, la piattaforma viene messa a disposizione delle imprese trentine come strumento di aggregazione e spazio di condivisione delle informazioni su prodotti e servizi, sostenendone così lo sviluppo e aumentarne la competitività.
Se da un lato ancora c’è spazio per iniziative che puntino alla definizione di una visione veramente condivisa della città futura che faccia da collante tra l’amministrazione e la cittadinanza, dall’altro, molte attività sono state svolte per la costruzione di una visione strategica a cui partecipano i soggetti pubblici e il mondo delle imprese. Una progettualità che si esprime in un piano che prevede la realizzazione di progetti d’impatto in città, in alcuni casi di riqualificazione urbana come per il quartiere Le Albere, che porta la firma di Renzo Piano. Un’area di circa 11 ettari completamente concepita secondo criteri ecosostenibili. Tutte le unità residenziali sono servite dalla fibra ottica per dotare gli appartamenti di applicazioni e dispositivi per la domotica, pannelli fotovoltaici sui tetti e una centrale di trigenerazione per ottimizzare la produzione dell’energia. L’alimentazione alle 12 sotto-centrali di utenza, poste sotto ogni fabbricato, avviene tramite una rete di tubazioni interrate per il fluido caldo e quello freddo, che sfruttano il loro posizionamento sotto un ponte pedonale di collegamento che attraversa il fiume Adige per raggiungere gli edifici del quartiere.
La partnership con Trento RISE ha permesso lo sviluppo di diversi progetti che sono dei veri e propri laboratori in termini di social innovation. Ne è esempio Smart Crowds – Trento Territorial Lab, una sperimentazione che coinvolge i residenti in Trentino. Ai soggetti che decidono di partecipare viene chiesto di testare delle applicazioni, su uno Smartphone Android, come All Yours un aggregatore di informazioni simile a twitter, o Mobile Territorial Lab, un’applicazione per la gestione dei dati personali.
Come si finanzia la Smart City
Dall’Unione europea arrivano diverse opportunità di finanziamento per progetti volti allo sviluppo di soluzioni innovative per la risoluzione di criticità nell’ambito della sicurezza, dell’ambiente o della cooperazione internazionale. L’amministrazione comunale trentina non si lascia cogliere impreparata.
Il Programma quadro per la competitività e l’innovazione (CIP) sostiene le attività innovative, anche in direzione di un’eco-innovazione, incoraggiando l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Il progetto SEN – City presentato dal Comune di Trento in partnership con la Fondazione Bruno Kessler e l’impresa spagnola ISOIN, risponde al secondo programma operativo in cui il bando si articola (ICT-PSP). SEN-City, ora in fase di valutazione, ha l’obiettivo di coordinare i contributi degli attori coinvolti (imprese, associazioni e enti pubblici) al fine di individuare potenziali aree dove poter sperimentare soluzioni ICT pilota che possano migliorare l’accessibilità degli anziani agli spazi urbani.
Sempre nel CIP ICT-PSP si inseriscono il progetto ISCOPE, sviluppato in collaborazione con la Fondazione Graphitech e Informatica Trentina, che si declina in tre dimensioni: mobility, energy, noise e il progetto dedicato alla promozione turistica tramite video interattivi e georeferenziati SPECIFI, realizzato in collaborazione con Create – Net.
Sono in attesa di valutazione da parte della Commissione Europea i progetti CAVIAR (Context Adaptive Versatile Middleware for Smart Cities) sviluppato in collaborazione con la DISI-Unitn e Experimental Infrastructures for Smart Cities presentati all’interno del Settimo Programma Quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico ( FP7 ICT) , principale strumento dell’UE per il finanziamento della ricerca in Europa.
L’amministrazione comunale di Trento ha anche in progetto un sistema di eSecurity ICT che prevede il finanziamento del Programme Prevention of Fight against Crime (ISEC) promosso dalla Commissione Europea. Dei 403.660 euro previsti dal budget totale, 60.600 sono a carico del Comune. Il piano, una mappa della percezione di insicurezza in città, verrà realizzata in collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler e Unitn.
Un obiettivo della città è anche la riduzione della produzione di rifiuti nella grande distribuzione, così grazie alla collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, Reggio nel mondo, Ambiente Italia, Coop consumatori nordest, l’amministrazione ha presentato NO.WA: un progetto che si inserisce nel programma di finanziamenti in materia ambientale in particolare di sviluppo sostenibile LIFE +-, il budget per la città di Trento è di 193.117,00 dei quali 96.558,00 coperti da contributo.
Infine il Consorzio dei Comuni Trentini, società cooperativa costituitasi a luglio del ’96 con l’unificazione, in sede locale, dell’Associazione provinciale A.N.C.I. e della Delegazione provinciale U.N.C.E.M, ha attivato da alcuni anni un’area dedicata all’innovazione ICT che si avvale della collaborazione di partner istituzionali e privati. Tre i progetti che il Comune di Trento ha attuato in sinergia con il Consorzio: Il Comune in tasca (applicazione mobile che fornisce in forma di guida ai servizi informazioni turistiche), COsmOs ( servizio di informazioni di pubblica utilità inviate ai cittadini tramite SMS), SensoRCivico (strumento partecipativo che raccoglie le segnalazione dei cittadini).
I Progetti
Smart Mobility
Tra i progetti di mobility management e infomobilità che agevolino gli scambi con le aree limitrofe, gestendo il traffico e favorendo la sicurezza stradale in ambiente urbano si inseriscono iXRoad- Intelligent CrossRoad e ViviTrento/Smart campus. Entrambi frutto della collaborazione con l’EIT_ICIT LABS presentano delle differenze: il primo, in sperimentazione, è stato sviluppato da CREATE NET, Unitn e Centro ricerche Fiat e concerne lo studio di nuove modalità di interscambio di dati tra veicoli e infrastrutture attraverso applicazioni che permettano il monitoraggio del traffico. Il secondo, sviluppato da Trento Rise, tratta una serie di applicazioni che permettano agli utenti di acquisire informazioni circa la mobilità urbana tramite smartphone o tablet.
Smart Environment
Si inserisce in una strategia di sviluppo sostenibile e di razionalizzazione dell’illuminazione pubblica Digital Cities/ Smart Space Management Platform. Progetto sviluppato da l’EIT_ICIT LABS e Trento Rise.
Smart Economy
Le diverse partnership instaurate dal Comune con Istituti di ricerca, imprese ed Enti pubblici danno sicuramente il senso dell’impegno che l’amministrazione abbia nel creare un ambiente stimolante per l’impresa ICT, promuovendo la sperimentazione e le imprese ritenute virtuose.
Smart Living
La promozione della propria immagine turistica, attraverso la mappatura della città arricchita di informazioni circa l’attività culturale, è protagonista di diversi progetti sviluppati dall’amministrazione ( e spesso citati). In questo spazio segnaliamo la sperimentazione di una Platform For enhanced tourist experience management, TrentoTour, che fornisce una nuova generazione di servizi, basati sul social networking, che possano migliorare l’esperienza turistica dell’utente. Progetto sviluppato in partnership con Engineering, GH, SAYservice, Pervoice e Clesius e Trentorise.
Smart People
L’interazione e il dialogo con i cittadini, attivi partecipanti della vita pubblica, si esplica nelle diverse attività di survey che l’amministrazione mette in atto, ma anche nei vari eventi culturali e congressuali che organizza, vedi il Festival dell’Economia.
Smart Governance
Promuovere la trasparenza delle procedure di governo e l’apertura e condivisone dei flussi dei dati è ciò che il Comune di Trento sta realizzando, anche grazie ad una piattaforma provinciale per gli OPEN DATA, in cui i dati, forniti inizialmente dalla Provincia Autonoma di Trento, dai suoi enti strumentali e dagli enti locali trentini, vengono messi a disposizione della cittadinanza favorendone il riutilizzo.