Costituita nel 2012 l’Unione della Romagna Faentina ‐ URF dai Comuni di Brisighella, Casola Valsenio, Castelbolognese, Faenza, Riolo Terme e Solarolo intende rispondere all’esigenza di offrire al territorio e ai cittadini servizi e strutture di qualità adeguata ad uno sviluppo imprenditoriale in grado di fronteggiare la competizione aperta e parallelamente ‐ garantire un livello di servizi di welfare e di inclusione sociale in grado di favorire la realizzazione della cittadinanza da parte di tutta la comunità, pur in un contesto di risorse in continua diminuzione. Uno degli elementi cardine di tale percorso è il territorio, inteso come unica entità di riconoscimento e di condivisione culturale, è il collante della comunità.
Partendo dal bagaglio condiviso dei singoli Comuni che la compongono, l’Unione riconosce come propri gli obiettivi che l’Unione Europea ha posto per una comunità intelligente, sostenibile ed inclusiva.
Se l’evoluzione verso la smart city rappresenta l’evoluzione naturale di una città che vuole offrire ai propri cittadini occasioni di partecipazione, condivisione e confronto grazie anche all’uso intelligente delle nuove tecnologie, il passaggio dal concetto di “città smart” a quello di “territorio smart” rappresenta per una realtà territoriale diffusa come l’unione l’elemento di cambiamento e di sviluppo istituzionale e territoriale. Certamente significa sperimentare una profonda trasformazione partendo da esperienze, organizzazioni e anche culture diverse.
Aderisce con questo spirito all’Osservatorio Nazionale Smart City, perché interessata a nuovi modelli operativi che risolvano problemi comuni e per l’esigenza di supporto nella fase di pianificazione di un piano strategico. Gli ambiti che vengono ritenuti “deboli”, sui quali si intende agire con politiche smart riguardano: la partecipazione, l’accessibilità, la disponibilità di infrastrutture ICT, sistemi di trasporto sostenibili e la formazione.
Il percorso di programmazione: a che punto siamo
L’Unione dei Comuni della Romagna Faentia ha avviato un percorso di programmazione, la cui pianificazione e gestione viene ricondotta all’interno dell’Ente stesso, creando gruppo intersettoriale ad hoc attivo dal novembre 2012 per affrontare in modo trasversale con un processo di partecipazione interna le sfide derivanti dall’evoluzione organizzativa verso il territorio smart.
In una prima fase è stato, infatti, avviato un monitoraggio delle esperienze smart promosse dai singoli comuni in forma autonoma. Le varie esperienze che si è ritenuto concorressero alla realizzazione smart dell’Unione. L’analisi delle problematiche e dei nuovi bisogni è inserita nel Piano di sviluppo istituzionale organizzativo (PISIO), il documento che contestualizza e indica gli obiettivi di medio periodo che l’Unione intende perseguire insieme alle strategie per attuarli, tenendo in considerazione le problematiche connesse al nuovo sistema di governance e delle trasformazioni organizzative che il passaggio ad un diverso assetto istituzionale comporta.
Una prima mappatura degli stakeholders e dei soggetti attivi è stata effettuata nella prima fase di definizione del percorso. Loro rappresentanti sono stati invitati ad esprimere in quella sede cosa significa essere smart dal loro punto di vista. A tutti è stato chiesto di partecipare affinché nello spazio dibattito contribuissero al confronto.
Per quanto riguarda il coinvolgimento di partner tecnologici Lepida, società in house della Regione ER rappresenta attualmente il partner principale per la realizzazione di progetti infrastrutturali promossi/finanziati dalla RER. Inoltre nel corso degli anni sono state attivate molte collaborazioni con centri di ricerca nazionale quali ISTEC CNR ed ENEA oltre alla facoltà di Chimica dell’Università di Bologna: il loro insediamento presso il Parco Scientifico Tecnologico (PST) di Faenza ha costituito un’importante occasione per attivare processi virtuosi di innovazione e trasferimento tecnologico per le imprese quali ad esempio la realizzazione del Tecnopolo. Questo ‐ operando all’interno della Rete regionale prevista dal POR FESR 2007‐2013 ‐ apre il territorio dell’Unione all’innovazione e al trasferimento tecnologico delle imprese all’interno di una rete strutturata a livello locale, nazionale ed europea e favorisce lo sviluppo competitivo delle imprese e la qualificazione delle risorse umane.
Per la costruzione partecipata di una visione strategica della città l’incontro del 16 maggio 2013 dal titolo “Unione delle idee per un territorio smart” rappresenta la prima tappa, in precedenza sono state realizzate esperienze di singoli comuni quali ad esempio Rigenera Faenza, laboratori di progettazione per rimodulare il sistema di welfare di quartiere (servizi leggeri) e Brisighella Comunità Ospitale, laboratori per rigenerare in chiave sostenibile il borgo e il suo territorio, posizionato sulla qualità del contesto e sul benessere della comunità.
Tra i soggetti pubblici la Regione Emilia Romagna e ANCI rappresentano gli interlocutori di riferimento per integrare e contestualizzare le strategie di programmazione.
I progetti
Smart Environment
E’ nell’intenzione dell’Unione elaborare un documento programmatico comune sulla sostenibilità ambientale ed energetica del territorio, un PAES che sia strumento integrato di governo delle politiche energetiche e ambientali.
Smart Economy
L’istituzione del Parco Scientifico tecnologico Torricelli, concentra in un unico polo la presenza di strutture che possono garantire alle imprese del territorio un accesso più agevole alla ricerca e al trasferimento tecnologico grazie alla presenza di CNR, ENEA, Università di Bologna.
Smart People
Il progetto URF- Rete metropolitan Area Network – MAN/connettività e WiFi pubblico, realizzato grazie una partnership pubblico-privato e LEPIDA, comprende i seguenti lavori: Digitalizzare Castelbolognese, Dorsale SUD – Brisighella‐Casola‐RioloT, MAN CONNETTIVITA’ Faenza, WiFi Cittadino Solarolo, Wifi Pubblico RioloT e Wireless Faenza.
Smart Governance
In materia di Cittadinanza Attiva si segnalano i seguenti progetti messi in essere dai comuni facente parte dell’Unione: Bilancio partecipato Solarolo, Faenza; Bilancio sociale 2012, concorso idee Casola Valsenio, Info SMS Riolo Terme, Rigenerare il sociale e sedute on‐line del Consiglio Comunale; segnalazioni cittadinanza Castelbolognese. Tutte le iniziative sono volte ad aumentare la partecipazione e favorire il coinvolgimento dei cittadini alle scelte (es. finanziarie) dell’Amministrazione e l’attivazione di un dialogo costruttivo.
Per quanto riguarda gli Open Data: Ciclo delle performance online Faenza, No licence – Casola Valsenio, Open Data – Faenza e Trasparenza e Open data – Casola Valsenio.
L’obiettivo è migliorare la partecipazione dei cittadini e l’accessibilità dei dati della PA al fine di una maggiore tra speranza.
E’ stato inoltre istituito un SUAP ON LINE al fine di favorire l’accesso e la gestione delle procedure amministrative per le imprese.