Il Comune di Venezia intende partecipare al processo di rinnovamento delle modalità di amministrazione e di governo della città attraverso una science of cities, capace di gestire in maniera integrata le diverse infrastrutture che esistono sul territorio. Tali infrastrutture (energia, alla mobilità, alle risorse idriche, al mondo dell’informazione, alla gestione dei rifiuti, al patrimonio naturale) permettono lo svolgersi delle principali funzioni della città (sicurezza, amministrazione, sport, cultura, istruzione, salute, tempo libero, servizi, edilizia, industria) agire su queste vuol dire lavorare ad un miglioramento della qualità della vita dei cittadini.
Fa parte degli obiettivi strategici del Comune promuovere progetti di innovazione e sostenibilità attraverso l’interoperabilità delle diverse tecnologie utilizzate e già diffuse sul territorio: le piattaforme di interazione come i blog, communities, social network, e quelle che permettono l’interazione tra oggetti – internet of things – .
L’amministrazione comunale è inoltre impegnata nella riconfigurazione dei servizi offerti alla città perché consapevole che la disponibilità e l’accessibilità dei dati siano due fattori determinanti di sviluppo e creazione di ricchezza.
L’adesione all’Osservatorio Nazionale Smart City avviene nella convinzione che il buon esito del percorso di trasformazione sia dato anche dalla possibilità di fare rete con altre realtà, definendo percorsi comuni che realizzino soluzioni condivise e portino a nuovi modelli operativi.
Il Comune di Venezia sta intanto lavorando su alcuni punti che ritiene più critici: inquinamento, flessibilità del mercato del lavoro, governante trasparente.
Il percorso di programmazione: a che punto siamo
Un quadro conoscitivo del territorio è dato dal PAT, anche pubblicato in forma interattiva on line.
L’analisi delle problematiche e dei nuovi bisogni della cittadinanza viene fatta attraverso un ampio utilizzo di metodologie partecipative. Venezia sceglie con forza la progettazione partecipata perché questa permette di meglio determinare le caratteristiche utili, in termini di qualità e quantità, fondamentali e irrinunciabili affinché un servizio risponda alle aspettative e mantenga una sua dimensione di senso e di sostenibilità. Il co-design dei servizi forniti da un’amministrazione locale consente di rapportarsi alle persone restituendo loro la dimensione della competenza e della proposta per la risoluzione dei loro problemi.
Ad esempio il Percorso per realizzare un’azione combinata di valutazione e progettazione partecipata del servizio di assistenza tutelare a favore di persone anziane e disabili adulti prevede il coinvolgimento dei vari soggetti interessati tramite interviste e focus group. Tali soggetti sono: chi usufruisce del servizio, chi vi ha rinunciato e chi non lo ha mai richiesto pur avendone titolo, ma ha preferito utilizzare altre risorse sotto forma di contributi economici offerti dal sistema domiciliari età, oppure disponibili in proprio.
In questa direzione va anche il progetto “La mia Scuola va in classe A”, il progetto pilota promosso dal Comune di Venezia nell’ambito di P.U.M.A.S. (Pianificare una mobilità urbana regionale sostenibile nello spazio alpino), che prevede la sperimentazione di percorsi di progettazione partecipata utili a pianificare interventi sistematici nelle aree circostanti le scuole, per migliorarne i livelli di sicurezza stradale ed ambientale. Sono coinvolte sette tra scuole elementari e medie del Comune e messi in atto interventi sperimentali a basso costo. I risultati diventeranno strumento concreto per l’elaborazione di un documento di Linee Guida da diffondere a tutti i Comuni della Regione, per incentivarli ad approvare nuovi piani di accessibilità sostenibile. Le sette scuole sono state selezionate in base a precisi requisiti e criteri, privilegiando quegli Istituti che presentino particolari situazioni di criticità nell’ambito degli ingressi scolastici, che ospitino diversi livelli di istruzione e che già promuovano forme di mobilità sostenibile (ad esempio il Pedibus). Il Progetto avrà una durata complessiva di due anni e mezzo, da luglio 2012 a giugno 2015.
A questa metodologia di analisi si affiancano diversi strumenti di ascolto della cittadinanza che permettono nuove forme di comunicazione, ad esempio il progetto Amministrare 2.0, o modalità di partecipazione che usano l’informatica in maniera “non abilitante” (che replicano cioè le tradizionali attività di comunicazione come la pubblicazione di documenti sul web o via posta elettronica). Tra quest’ultimi ci sono:
• Le Consulte cittadine, istituite dallo Statuto Comunale per aree tematiche;
• Gli Istituti della partecipazione, regolamentati a giugno 2013;
Tra le esperienze di partecipazione realizzate dai diversi settori dell’amministrazione si segnalano: Anch’io progetto Murano!, e tu cosa ci vedi? per San Giobbe, Il Lido in primo piano.
In ognuna di queste esperienza è stata operata una mappatura degli attori rilevanti.
Attualmente è in corso un censimento delle attività presenti a Porto Marghera nell’ambito di un’iniziativa di collaborazione fra Comune di Venezia e Ente zona industriale e Autorità Portuale denominata Osservatorio Porto Marghera.
Nel 2006 si è costituita l’Associazione per il Piano Strategico formata dai soggetti che si impegnano a dare applicazione a quanto previsto dal Piano (attualmente conta 70 soggetti iscritti).
Per quanto riguarda iniziative di social innovation, degno di nota è il progetto del 2006 CAmbieReSti? Energia 300×70, nato da una costola del precedente CAmbieReSti?, ha visto la partecipazione di con 300 nuclei famigliari nel tentativo di abbassare il fabbisogno energetico della propria abitazione a 70 kWh/mq/anno.
Il Comune di Venezia si mostra molto attivo dal punto di vista della formazione e sensibilizzazione dei cittadini sui temi smart. A cominciare dall’iniziativa Cittadini in…fatti! Che prevede percorsi formativi/informativi, realizzati da MagVenezia in collaborazione con l’Area Promuovere Ricchezze dell’Osservatorio Politiche di Welfare, volti a sensibilizzare e coinvolgere i cittadini sul tema della vulnerabilità sociale ed economica, realizzare iniziative per promuovere apprendimenti e cambiamenti individuali e collettivi negli stili di vita e nelle scelte di consumo e di risparmio, nel tentativo di aumentare la consapevolezza dei cittadini stessi rispetto alle risorse della propria famiglia e della comunità. O anche la campagna informativa Sai che c’è? con cui il Comune di Venezia comunica ai suoi cittadini alcuni suggerimenti per assumere degli stili di vita più sostenibili. Realizzata in collaborazione con le società Veritas S.p.A., ACTV e Vela, e grazie al supporto della Scuola Internazionale di Grafica di Venezia e della società Achab Group, la campagna portata avanti dall’Assessorato all’Ambiente e Politiche giovanili mira a coinvolgere i cittadini in una serie di iniziative volte alla prevenzione e riduzione dei rifiuti ed in generale alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente e del territorio.
La visione strategica della città è stata definita con l’approvazione del Piano Strategico del 2004, frutto di un processo condiviso iniziato nel 2001. Alcuni contributi alla pianificazione sono stati definiti all’interno dell’Associazione per il Piano strategico, come anche alcune schede azione contenute nel Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES), in carico a soggetti privati, sono state definite in sede di Associazione.
Come si finanzia la Smart City
Diverse le linee di finanziamento attivate, sia in ambito europeo che nazionale, che coglie il Comune di Venezia.
A livello europeo ottiene i finanziamenti per il progetto Cockpit, presentato all’ interno del Settimo Programma Quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico ( FP7 ICT). Con il coordinamento di Intrasoft International SA (Lussemburgo), il progetto mira a definire un nuovo modello di Governance che coinvolga attivamente i cittadini nel processo decisionale della PA. Per fare questo, svilupperà sistemi tecnologici in grado di identificare i bisogni dei cittadini riguardo ai servizi pubblici attraverso un’analisi delle più comuni applicazioni 2.0.
Sempre europea l’approvazione del progetto di cui il Comune è coordinatore I-Speed. L’obiettivo è migliorare, attraverso lo scambio di esperienze, le politiche di promozione sostenibile delle attività economiche legate al turismo.
Approvato dalla Regione Veneto nell’ambito del POR FESR 2013-2017, il progetto [email protected] che prevede la realizzazione, in partnership con Venis Spa, di quattro Centri di Pubblico accesso ad internet.
Approvato con un cofinanziamento di 600.000,00 euro da D.M. del 13/12/2010 Progetti per la realizzazione e diffusione dei servizi innovativi in favore dell’utenza turistica, il progetto iCity Venezia- Venezia Mobile che prevede la distribuzione ai turisti di servizi personalizzati e geolocalizzati su piattaforma mobile.
Presentato al Ministero della Ricerca, in risposta all’avviso pubblicato nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) Ricerca e Competitività 2007-2013, per la presentazione di idee progettuali per Smart cities and Communities e per “Progetti di innovazione sociale”, il progetto Electro Smart Boat.
In partnership con Corila (il Consorzio per le ricerche sul sistema lagunare) con la partecipazione dell’Univesità di Ca’ Foscari, di quella di Padova, del Cnr e, come soggetti industriali, di Enel, Avm, Actv, Veritas, Alilaguna, Studiplast, Vitrociset, Cantiere Faldis e società Rtm srl, mira alla creazione di nuove imbarcazioni elettriche – a ridotto inquinamento ambientale e con basso impatto sul moto ondoso – si appoggerebbero ad un’unica piattaforma tecnologica che comprende la fornitura di energia elettrica, l’infrastruttura di approdo e di ricarica delle batterie, sino ai servizi accessori connessi alla navigazione che potranno avvantaggiarsi anche delle nuove tecnologie satellitari. I proponenti dovranno sostenere per il progetto un costo minimo di 12 milioni di euro per accedere ai fondi ministeriali.
I Progetti
Smart Mobility
All’interno del programma ELISA, il progetto GiM promuove un governo efficace ed efficiente della “mobilità diffusa” ed il suo sviluppo sostenibile attraverso l’erogazione centralizzata di servizi multicanale di infomobilità pubblico-privata. L’applicazione presso il Comune di Venezia prevede i seguenti servizi:
• rilevamento dei flussi di traffico a livello urbano ed extraurbano;
• supervisione, controllo del traffico ed interscambio dei dati traffico su scala regionale;
• gestione delle flotte di trasporto pubblico;
• gestione dei flussi di mezzi pesanti in generale e di merci;
• analisi previsionali sul traffico;
• supporto ad eventi critici (incidenti, meteo, cantieri, manifestazioni, emergenze);
• diffusione delle informazioni verso l’utenza: dati relativi al traffico, Travel Planner in real time, informazioni sul territorio (Paline intelligenti e Pannelli a messaggio variabile);
• proposta di linee guida per standard “aperti” per la bigliettazione elettronica, che ospitino anche gli attuali standard nazionali/internazionali per i micro-pagamenti elettronici, e di una prima carta interoperabile che nell’area del progetto serva per utilizzare tutti i servizi di mobilità che saranno erogati.
Più nel dettaglio l’amministrazione comunale programma, in materia di mobilità sostenibile, i seguenti progetti: Tele approdo – sosta a tempo per natanti con registrazione telematica dei privati; Parcheggia e Vai che prevede la riqualificazione dei parcheggi di scambio con postazioni di bike sarin, car sarin, fermate del trasporto pubblico e un sistema di videosorveglianza; Telepago (pagamenti telematici delle soste) e Argos, un sistema informatico basato sull’elaborazione digitale delle immagini raccolte da sensori distribuiti lungo il Canal grande, che consente il controllo in tempo reale del flusso di traffico acqueo.
Smart Environment
E’ stato realizzato un sistema centralizzato di telegestione e monitoraggio degli impianti di pubblica illuminazione e di quelli semaforici, la cui gestione risulta migliorata e semplificata, con un’ottimizzazione dei flussi di traffico urbano e conseguente riduzione dell’inquinamento, dei consumi energetici.
Il Comune di Venezia a maggio 2012 firma il Green Digital Charter – NICE; a luglio dell’anno precedente ha aderito al Patto dei Sindaci. Approva il PAES a dicembre 2012.
Smart Economy
Il Comune in collaborazione con Telecom Italia ha realizzato una propria infrastruttura di rete a banda larga, che consente di offrire accessibilità a servizi e informazioni a cittadini, turisti, imprese ed Enti di ricerca.
Smart Living
Diversi sono i servizi al turista che il Comune ha previsto in caso di emergenze, come le alte maree ai cui la città è spesso soggetta: Allertamento Maree, appunto, ma anche Allertamento rischio idraulico e Allertamento rischio industriale. Sistemi multipiattaforma che permettono di mettere in atto le contromisure necessarie al fine di mitigare i disagi per la popolazione, in particolare per i turisti, fornendo informazioni circa la percorribilità e la fruibilità della città nei giorni critici.
VeneziaUnica consente all’utente di accedere sul proprio mobile ai servizi offerti da fornitori diversi attraverso la piattaforma di rete cittadina. Attraverso una gestione coordinata delle informazioni e aggiornamenti in tempo reale, dà un’immagine “unica” del brand città .
Smart People
Per facilitare l’accesso dei cittadini ai servizi telematici sono stati aperti nel Comune di Venezia quattro centri di accesso pubblico a internet in zone non ancora servite da banda larga. Sono inoltre stati organizzati corsi di informatica, con la presenza di tutor, per dare la possibilità di apprendere le nozioni base.
Smart Governance
Il Comune di Venezia è tra i soggetti fondatori del Tavolo permanente di lavoro Amministrare 2.0 e tra i promotori del Manifesto Amministrare 2.0, all’interno di quest’ultimo si inseriscono i progetti sviluppati dall’amministrazione in materia di servizi. Parliamo di IRIS (Internet Reporting Information System), il servizio informatico che consente la segnalazione diretta da parte dei cittadini dei bisogni di manutenzione urbana (indicandoli su una mappa on line, oppure inviando una foto) e di BARIS (Boat Areas Research Information System), il sistema che, su una base cartografica permette di consultare on line i dati relativi alle occupazioni degli spazi acquei, con la mappa che disegna l’ingombro dell’imbarcazione e i dati puntuali sulla concessione. Oppure Geoscuole e Gesociale, sistemi che permettono la localizzazione dei servizi educativi e assistenziali comunali.
Allo stesso modo è attivo il servizio Platealici on line, dove è pubblicata una mappatura dei plateatici e delle concessioni di occupazione di suolo pubblico. Parallelamente è stato pubblicato un catalogo dinamico degli arredi già approvati da Comune e Soprintendenza BBAAPP.
A dicembre 2012 il Comune inaugura il portale dati.venezia.it, di libero accesso senza alcuna registrazione, contiene 56 dataset riferiti a documenti relativi al monitoraggio della popolazione residente e presi dall’anagrafe, ma a breve sarà popolato di altre serie di dati provenienti da svariati uffici del Comune, che saranno appunto messi a disposizione di quanti li vogliano utilizzare in un formato aperto (tipo Excel, ad esempio).
In caso di emergenza è attivo il servizio Simage, che gestisce il flusso di informazioni multicanale per fornire supporto tecnico al Decisore Pubblico, al fine di gestire correttamente la comunicazione alla popolazione.